Appello alla bontà e alla solidarietà, in forma di satira dei vizi borghesi, con un narratore d’eccezione: Alberto Sordi.
Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia 1950: Premio internazionale.
Nastri d'Argento 1951: miglior regista, migliore attore a Aldo Fabrizi, migliore sceneggiatura.