Tra il 1335 e il 1421 si intrecciano le vicende di una famiglia legata al vessillo del Patriarcato di Aquileia: dal momento in cui il patriarca Bertrando lo affida a Federico, fino all’assedio del castello di Moruzzo, quando il doge di Venezia fa arrestare il suo discendente Marcho. Prima della cattura, Marcho riesce a far fuggire il figlio Pileo con il vessillo, che scompare insieme a lui senza lasciare traccia. Sullo sfondo, un uomo contemporaneo osserva e ricostruisce i fatti, dando voce alla memoria storica.