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Gian Maria Volontè nel ritratto acido di un operaio degli anni settanta firmato dal grande Elio Petri.

Ludovico Massa, detto Lulù, operaio milanese sfiancato dalla fabbrica, tormentato dall’ulcera e con due famiglie a carico è un convinto sostenitore del lavoro a cottimo, grazie al quale può permettersi l’automobile, altri piccoli e futili beni di consumo e forse, un giorno, anche la pelliccia per la sua 'signora'. Un lavoratore stacanovista amato dai padroni per l’eccezionalità dei ritmi di produzione e odiato dai colleghi per il suo eccessivo servilismo, che pur riuscendo a godere della stima dei superiori e di un buono stipendio, non riesce, a causa dell’alienazione procuratagli dalla fabbrica, ad avere una vita sociale e familiare normale. Un giorno, mentre vanta ai compagni i suoi ritmi di impareggiabile cottimista, perde un dito in un incidente: è l’inizio di una crisi che lo porterà a rivedere le sue posizioni politiche ed esistenziali.
Vietato ai minori di 14 anni
Titolo originale La classe operaia va in paradiso
Italia
1971

Cannes Film Festival 1971: Palma d'Oro.

"Realizzato con un robusto linguaggio cinematografico, imperniato su un personaggio disegnato con molta esattezza psicologica e umana, il film ha un felice piglio documentario che gli conferisce verità ed efficacia." Segnalazioni Cinematografiche

"Tentativo riuscito di portare sugli schermi, tra commedia e denuncia, il clima di una stagione di tristi lotte. Immenso e istrionico Volonté." Film TV