Il pluripremiato capolavoro di Gillo Pontecorvo che rievoca la guerra in Algeria con impressionante realismo.
27° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia 1966: Leone d'Oro
Oscar®1967: Nomination come Miglior Film Straniero
Oscar® 1969: Nomination come Miglior Regia e Miglior Sceneggiatura Originale
Festival dei Festivals di Acapulco 1966: Dea d'Argento
"Nel film l'atto di accusa è contro il colonialismo, la violenza, la guerra, il mio personale atteggiamento è la pietà umana." Gillo Pontecorvo
"Pontecorvo, il tipo più pericoloso di marxista, un marxista poeta, ci mostra la forza primitiva degli oppressi, il dolore del partorire la libertà." The New Yorker
"Un film di grande spettacolo, collocato su un grande sfondo, con un tema collettivo che muove grandi emozioni." Epoca