Dal personaggio di Tiziano Sclavi che ha ispirato Dylan Dog. Un horror metafisico e intriso di umorismo
David di Donatello 1994: Miglior Scenografia.
Ciak D'Oro 1994, Migliore Scenografia a Massimo Antonello Geleng
Festival Internazionale del Film Fantastico di Gérardmer 1995, Premio Speciale della Giuria e Premio del Pubblico
Nastri d'Argento 1995, Candidato per la Migliore Scenografia e i Migliori Costumi
Amsterdam Fantastic Film Festival 1995, Premio Silver Scream e Michele Soavi
Fantasporto 1996, Migliore Attore Rupert Everett
Saturn Awards 1997:Candidato come Miglior Film Horror
"L'ultimo grande horror del XX secolo..." Nocturno.
"Everett è fisicamente perfetto per il ruolo: ha i tratti di un personaggio dei fumetti ed è allo stesso tempo un perfetto serial killer dal cuore spezzato [...]." Variety.
"L'opera più ambiziosa di Michele Soavi, che attingendo all’immaginario di Tiziano Sclavi trovava le coordinate per una danza macabra tra orrore e nostalgia, tra surrealismo e grottesco." Quinlan.it
"Oggi è un gioiello kitsch e filosofico da recuperare." Wired
"Un sublime Rupert Everett." Quinlan
"Uno dei migliori film di zombi di tutti i tempi." I 400 calci
"Continua a far riflettere sulla vita, la morte e la follia." Taxidrivers
"Quanto è figo." Film TV
"L’ultimo vero cult della storia dell’horror italiano." Sentieri Selvaggi