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Dal personaggio di Tiziano Sclavi che ha ispirato Dylan Dog. Un horror metafisico e intriso di umorismo

Francesco Dellamorte lavora come custode nel piccolo cimitero di Boffalora, fiancheggiato dal fido e muto Gnaghi. Per oscure ragioni, i morti sepolti in quel luogo risorgono animati da istinti omicidi e per annientarli occorre spaccare loro la testa. Per Francesco, uccidere gli zombi è solo un atto di routine di una noiosa esistenza solitaria. finché un giorno, tra le lapidi, gli capita di incontrare la bellissima vedova di un defunto... Sarà l'inizio di una vorticosa discesa nel dolore e nella follia, tra morti viventi e vivi morenti...
Per tutti
Titolo originale Dellamorte Dellamore
Italia, Francia, Germania
1994
Durata: 105'
Audio: Italiano Dolby Digital 2.0 Originale Dolby Digital 5.1
Sottotitoli: Italiano

David di Donatello 1994: Miglior Scenografia.

Ciak D'Oro 1994, Migliore Scenografia a Massimo Antonello Geleng

Festival Internazionale del Film Fantastico di Gérardmer 1995, Premio Speciale della Giuria e Premio del Pubblico

Nastri d'Argento 1995, Candidato per la Migliore Scenografia e i Migliori Costumi

Amsterdam Fantastic Film Festival 1995, Premio Silver Scream e Michele Soavi

Fantasporto 1996, Migliore Attore Rupert Everett

Saturn Awards 1997:Candidato come Miglior Film Horror

"L'ultimo grande horror del XX secolo..." Nocturno.

"Everett è fisicamente perfetto per il ruolo: ha i tratti di un personaggio dei fumetti ed è allo stesso tempo un perfetto serial killer dal cuore spezzato [...]." Variety.

"L'opera più ambiziosa di Michele Soavi, che attingendo all’immaginario di Tiziano Sclavi trovava le coordinate per una danza macabra tra orrore e nostalgia, tra surrealismo e grottesco." Quinlan.it

"Oggi è un gioiello kitsch e filosofico da recuperare." Wired

"Un sublime Rupert Everett." Quinlan

"Uno dei migliori film di zombi di tutti i tempi." I 400 calci

"Continua a far riflettere sulla vita, la morte e la follia." Taxidrivers

"Quanto è figo." Film TV

"L’ultimo vero cult della storia dell’horror italiano." Sentieri Selvaggi